Zone_DMTV
giovedì 24 gennaio 2013
martedì 19 giugno 2012
Talking About
ZONE SPAZIO PERFORMATIVO
TALKING ABOUT
Incontri autosostenuti e workshop teatrale sulla migrazione e la decrescita
3-6 luglio 2012 - Zone – Via Riccio 8 – Torino
La fine negata delle risorse - l'affollamento globale - le ondate migratorie- il picco del petrolio
la crisi i tagli i soldi che non ci sono (ma dove sono?) - si salvi chi può - decrescita felice - scenari catastrofici
reti di solidarietà - paura speranza angoscia cambiamento.
Vogliamo parlare di questo, ora, e vogliamo contarci.
Talking About è una serie di eventi e incontri con ospiti per immaginare e parlare insieme a voi di nuovi metodi di convivenza e partecipazione.
Programma incontri (vedi sotto per informazioni più dettagliate)
Martedì 3 luglio 2012
ore 21.00: “Mamma, Vado a vivere in Italia” reading multimediale in movimento sulle tracce dei migranti, di e con Esther Ruggiero, Davide Sgorlon e Massimo Giovara, musiche originali di Davide Sgorlon, suggestioni sceniche di Francesco Fassone, immagini Fotogramma 25 - Progetto realizzato in collaborazione con Find The Cure Onlus Italia.
incontro con ospite e break bar
Ore 22.00: Documentario “La formula del Miele” di Fotogramma 25; in collaborazione con Find the Cure
Anno di produzione: 2009 - Durata: 38'
Mercoledì 4 luglio 2012
Ore 21.00: “Blind Movie, quattro vite alla fine del mondo” di Massimo Giovara con Domenico Brioschi, Massimo Giovara, Stefania Luberti, Guendalina Tondo. Soundscapes di Riccardo Giovinetto, immagini di Damiano Monaco.
incontro con ospite e break bar
Ore 22.00: performance finale del laboratorio Talking About a cura di Paola Chiama.
Giovedì 5 luglio 2012
Ore 21.00: “Blind Movie, quattro vite alla fine del mondo” di Massimo Giovara con Domenico Brioschi, Massimo Giovara, Stefania Luberti, Guendalina Tondo. Soundscapes di Riccardo Giovinetto, immagini di Damiano Monaco.
incontro con ospite e break bar
Ore 22.00: Documentario “La formula del Miele”
Venerdì 6 luglio 2012
Ore 21.00: “Blind Movie, quattro vite alla fine del mondo” di Massimo Giovara con Domenico Brioschi, Massimo Giovara, Stefania Luberti, Guendalina Tondo. Soundscapes di Riccardo Giovinetto, immagini di Damiano Monaco.
incontro con ospite e break bar
Ore 22.00: “Medicine Show”, ricicla, riusa, scambia. Asta di auto sostegno a favore di Talking About.
Durante i giorni degli incontri, prima e dopo gli eventi, si favoriranno spazi di conversazione e sensibilizzazione sui temi proposti, e saranno a disposizione generi di conforto.
Dettaglio Incontri
Mamma vado a vivere in Italia - Reading
Martedì 3 luglio 2012 ore 21.00.
reading multimediale in movimento sulle tracce dei migranti, di e con Esther Ruggiero, Davide Sgorlon e Massimo Giovara, musiche originali di Davide Sgorlon, suggestioni sceniche di Francesco Fassone
immagini Fotogramma 25 - Progetto realizzato in collaborazione con Find The Cure Onlus Italia
andare fuggire cercare scoprire migrare navigare viaggiare sperare credere...
Ogni movimento ha un suo motore, una sua ragione, una scintilla che innesca il processo di andare verso qualcosa: di meglio, di allettante, di sconosciuto. Da sempre si va. Alla ricerca. Ma è nell’incertezza dell’approdo e – talora – nella certezza del non ritorno che si costruisce il solco profondo dei migranti. Di quelli che vanno per cercare la vita. A volte in assoluto, a volte la propria. “C’è chi è lieto di fuggire una patria infame; altri, l’orrore dei propri natali. Per non esser mutati in bestie cancellano lentamente la traccia dei baci”, scriveva Baudelaire.
Il progetto
Il progetto nasce da un’esperienza editoriale di Find The Cure, Mamma vado a vivere in Italia, un volume edito con il sostegno della Provincia di Savona che raccoglie venti storie di migranti partiti da tutto il mondo per trovare un approdo in Italia, e più precisamente nelle terre del savonese. Sono storie profondamente diverse, che portano con sé mondi distanti, da noi e tra di loro, ma che hanno tutte la radice comune della ricerca della dignità, di quel valore umano che dovrebbe essere imprescindibile alla vita stessa. Disperazione, povertà, paura, ma anche solo speranza o desiderio di realizzarsi, in una ricerca di equilibrio che funambolicamente governa in eterno i destini degli esseri umani e dei popoli. E in un momento storicamente, culturalmente, economicamente fuori equilibrio, in cui i piatti della bilancia si distanziano ogni giorno un po’ di più, in modo drammatico, ci sembra importante raccontare le storie di chi – con una forza immensa – il suo piccolo equilibrio forse l’ha trovato. E di chi, invece, no.
Il reading
Parole e musica dal vivo, immagini e suggestioni sonore.
Un piccolo massaggio cerebrale multimediale per attivare pensieri, emozioni, tracce interiori che tutti ci portiamo dentro. La lettura / narrazione è accompagnata dalle immagini di chi quelle storie le ha vissute in prima persona, dalle immagini che – in questo particolare momento storico - tutti abbiamo negli occhi e che forse non vediamo più, dai suoni lasciati e ritrovati, dagli echi delle voci graffiate dalla vita. Una giostra. Funambolicamente in cerca di un equilibrio, appunto.
Per ricordarci che nessun approdo è un arrivo. Mai.
La Formula del Miele – Documentario
Martedì 3 luglio 2012 – ore 22; Giovedì 5 Luglio, ore 22.00
Produzione: Fotogramma 25; in collaborazione con Find the Cure: Anno di produzione: 2009; Durata: 38'
Tipologia: documentario; Genere: sociale
India. Stato dell'Andhra Pradesh. Un gruppo di medici volontari del Comitato no profit Find The Cure si sposta dalla capitale Hyderabad alle zone rurali del sud est del paese alla ricerca di una cura per il futuro e la salute di milioni di individui. Perché occuparsi di pazienti che hanno diritto all'assistenza sanitaria pubblica? Tra le lunghe file di persone in attesa nei medical camp emergono le prime contraddizioni: i pochi referti ospedalieri sono accompagnati da preventivi di spesa, per terapie e interventi chirurgici, che superano di molto il reddito annuale pro capite. Dalle rivendicazioni di infermieri e medici locali alle testimonianze liberate da inconsapevoli fuori onda prendono forma le abitudini consolidate di una sanità pervasa dalla corruzione che nasconde, dietro diagnosi gratuite, terapie dai costi inaccessibili. Nessun sistema fognario, nessuna raccolta di rifiuti, scuole primarie irraggiungibili dalla maggior parte della popolazione: qual è la soluzione per tutto questo? Volontari italiani e missionari indiani raccolgono quotidianamente e inconsapevolmente elementi utili alla scoperta di un alchemico pi greco: la "Formula del Miele".
Ambientazione: Andhra Pradesh (India) / Hyderabad (India)
Periodo delle riprese: Ottobre 2008
Blind Movie
4, 5, 6 luglio ore 21.00
Radiodramma dal vivo - Regia e Drammaturgia Massimo Giovara - Suono Riccardo Giovinetto
Immagini Damiano Monaco - Con Domenico Brioschi, Massimo Giovara, Stefania Luberti, Guendalina Tondo
Coproduttori: O ZOO NO, Il Mutamento Zona Castalia, Associazione Culturale OZ (OZ-MOTIC).
"Don't worry about the world coming to an end today. It's already tomorrow in Australia."
Charles Schultz
Il tempo della musica di una radio alla fine del mondo. Il Prodotto Interno Lordo, il picco del petrolio. Profezie di poeti, narratori e visionari avveratesi prima del tempo o sconfessate dai tempi che passano. Le visioni di filosofi che sono al centro del nostro tempo. Le pratiche sincroniche di cittadini che perpetuano il sogno e la sua realizzazione. Resilienza. Permacultura. Transizione. Decrescita. E di fronte a tutto questo, le storie quotidiane di gente comune. Blind Movie sviluppa una riflessione sul confine tra due epoche. Il confine in cui ci troviamo.
Blind Movie è una storia collettiva che descrive l’impatto di una futura crisi petrolifera e del conseguente shock economico globale sulla vita di sei persone. I personaggi principali, una speaker radiofonica, un vecchio attivista del picco del petrolio, la giovane cameriera di un fast food, un padre rimasto solo col suo piccolo figlio dopo la scomparsa della moglie reporter, sono costretti a confrontarsi con un problema di portata epocale che ci riguarda tutti: la progressiva diminuzione delle riserve di petrolio. Completamente immersi in un sistema che dipende completamente dai combustibili fossili (esattamente come noi) , subiscono l’inevitabile crisi mettendo a nudo sentimenti e paure personali che li porteranno a intrecciare le loro vite con persone fino a poco tempo prima completamente estranee. Il racconto si sviluppa attraverso veloci dialoghi e commenti provenienti da una radio alla fine del mondo, in una sceneggiatura cinematografica “da ascoltare”, in cui le immagini fisse proiettate su grande schermo, scansionano e descrivono gli ambienti in cui i personaggi agiscono.
In-formAZIONI
Programma stage a cura di Paola Chiama e con Massimo Giovara
calendario:
martedì 19 giugno H 19.30 – 22.30
giovedì 21 H 19.30 – 22.30
martedì 26 H 19.30 – 22.30
giovedì 28 H 19.30 – 22.30
sabato 30 H 15 - 19
domenica 1 luglio H 10 – 15
martedì 3 prove in orario da stabilire
mercoledì 4 prove H 17 - 19 e performance H 22.30
i giorni e gli orari sono indicativi e rinegoziabili con i partecipanti
abbigliamento comodo, tuta e calzini
costo: € 100
chi porta un amico: € 20 E di sconto a entrambi
Per info, iscrizioni e prenotazioni:
paola@paolachiama.it
promozione@ozoono.it
mercoledì 2 maggio 2012
Discover Station
DiscoverStation
Progetto a cura di Fabio Giudice e Max Giovara
DisCover Station è un talk show live condotto da Fabio Giudice alias Capitan Freedom e performato da Max Giovara.
Ogni puntata ha come filo rosso un album (e la relativa copertina) che abbia segnato indelebilmente la nostra vita e la storia della musica internazionale. Una serie di long playing che ci hanno trasportati in mondi meravigliosi per più e più ascolti e che ancora non riusciamo a dimenticare perché hanno messo radici nella struttura più profonda della nostra anima.
Su questo sfondo si avvicenderanno di volta in volta ospiti provenienti dal mondo della cultura musicale, letteraria e cinematografica che vorranno portarci un “pezzo” di loro. Un pezzo della loro anima, un pezzo di musica che non li ha mai abbandonati, un pezzo di quel libro che salverebbero durante la catastrofe petrolifera, o durante un incendio.
Oltre all’ospite “vero” in sala con noi, si alterneranno di volta in volta, gli ospiti d’onore segreti e nascosti, scelti tra le più grandi personalità dello star system mondiale, che grazie ai nostri potenti contatti nel mondo dello show biz, si sottoporranno (dietro un paravento ma interpretati in carne ed ossa - quelle di Max Giovara) a interviste funamboliche condotte dal rocambolesco Capitan Freedom.
Non mancheranno esecuzioni dal vivo dei brani più belli del nostro mondo interiore cover e rivisitazioni eseguite da Max Giovara in solitaria o insieme all’ospite di turno e readings in perfetto stile rock dei “pezzi” di anima portati in dono dai nostri amati ospiti.
Perché abbiamo pensato di fare DiscoverStation? La risposta è nelle domande che seguono.
C’è una dimensione della personalità degli individui che si forma e struttura a partire dalla musica che viene ascoltata e metabolizzata in una particolare stagione evolutiva della propria vita? Lo stesso vale per la letteratura che assorbiamo dai libri e per le sequenze di immagini che le pellicole dei film offrono al nostro sguardo? Queste sono le domande che si pone DisCover Station.
Nel percorso di ciascuno di noi ci sono momenti in cui cristallizziamo pezzi importanti della nostra anima, da cui non possiamo più separarci qualunque cosa faremo. Tra questi pezzi, ci sono soprattutto i “pezzi” di musica che abbiamo ascoltato, volontariamente o meno, in momenti chiave della nostra particolare esistenza, così come ci sono pagine di libri e sequenze cinematografiche. Questi pezzi rappresentano la nostra personale estetica musicale, letteraria e visiva e costruiscono una traccia inestinguibile a cui si rimaniamo legati per sempre. Focalizzandoci sulla musica: ci sono brani musicali, splendidi o terribilmente kitsch, canzoni che sono sedimentate come muffe marine sui fondali della nostra coscienza, che costituiscono i “mattoni fondativi” della nostra identità, pilastri importanti della nostra vita? Noi pensiamo di sì. E voi?
venerdì 7 ottobre 2011
ICONE - Letteratura e Rock
Un progetto a cura di Massimo Giovara
Tre reading-concerto in una formula seriale di riscoperta della letteratura mondiale attraverso le icone del Rock. Gli scrittori e le fonti da cui alcuni tra i massimi personaggi dello starsystem musicale hanno tratto ispirazione, affiancati dalle canzoni che ne sono scaturite e i materiali tratti dall’attività letteraria parallela degli stessi musicisti. Ogni serata mette a fuoco uno stato d’animo e un punto di vista sulla realtà grazie ad attori e musicisti che hanno da sempre cercato di mettere in comunicazione aree artistiche spesso tenute ben separate dalla cultura accademica. Conduttore virtuale della serie uno degli autori più significativi della letteratura americana post-moderna: Don De Lillo e il suo romanzo “Great Jones Street” una splendida iconizzazione iperreale del mito della rockstar.
Musica 90 - Teatro Piemonte Europa - Ozoono presentano
Un progetto di Massimo Giovara
IConE
Letteratura e Rock
PRIMA PUNTATA
18 ottobre 2011 - Teatro Astra - Torino
David Bowie
L’uomo delle stelle
Con Massimo Giovara, Guendalina Tondo, Riccardo Giovinetto, Federico Marchesano
Da: Samuel Delany, George Orwell, Hughes Mearns, Walter Tevis.
Una delle icone più consapevoli del Rock And Roll, l’uomo che seguendo alla lettera le indicazioni di Andy Wahrol, ha fatto del marketing e della comunicazione nello spettacolo di massa un’arte. David Bowie (al secolo David Jones) è tra i più longevi e al tempo stesso eclettici tra gli artisti pop apparsi alla fine degli anni ’60 che, spingendosi molto oltre i confini dell’eroe rock che brucia se stesso per darsi in pasto al pubblico, riesce a diventare un’icona mondiale dello star system semplicemente interpretando la parodia dell’idolo da palcoscenico (Ziggy Stardust), e creando così un cortocircuito tra verità e finzione che anticipa di molto i tempi a venire della musica commerciale. Grazie a questa straordinaria intelligenza strategica Bowie, riesce nel miracolo paradossale di dare alla sua musica un’immagine colta e contaminata e allo stesso tempo commerciale. Ed è proprio questo il fulcro su cui si muove la serata di ICONE a lui dedicata.
Icone - David Bowie, l’uomo delle stelle è un reading multimediale in cui le atmosfere di George Orwell, (in particolare 1984, libro citatissimo nella storia della musica Pop) di Walter Tevis (“L’uomo che cadde sulla terra”) e altre contaminazioni letterarie che hanno toccato nei modi più diversi la vita artistica di David Bowie (Samuel Delany) si accostano in un percorso organico e spettacolare alle canzoni (eseguite dal vivo) che più hanno segnato il percorso di questo straordinario artista.
SECONDA PUNTATA
31 gennaio 2012 - Teatro Astra - Torino
LOU REED & Velvet Underground
Il lato oscuro della metropoli.
Con Massimo Giovara e Giorgio Licalzi
Da: Hubert Selby Jr., Edgar Allan Poe, Sam Shepard, Delmore Schwartz.
“Sarebbe fantastico poter ascoltare un rock'n'roll che fosse all'altezza di un romanzo, ma con il divertimento della musica. Il rock come linguaggio perfetto per raccontare la realtà.”
Lou Reed
Racconta storie di umanità al limite da più di mezzo secolo e non invecchia mai. Lou Reed ha composto canzoni che pur fondandosi su un’estrema profondità intellettuale emozionale e letteraria hanno raggiunto livelli di popolarità inarrivabili per trasformare, subito dopo, fallimenti commerciali in opere di influenza epocale. Non a caso il produttore del primo disco dei Velvet Underground è Andy Warhol, una delle due figure che più hanno influenzato il musicista newyorkese mentre sul fronte letterario, l’incontro fondamentale per Reed è quello con Delmore Schwartz, professore universitario, poeta e scrittore, la cui raccolta di racconti “Nei sogni cominciano le responsabilità” cambierà per sempre la vita del musicista. Queste due linee di influenza indicano a Reed la difficile strada per veicolare la sua emotività tormentata e dirompente (fu costretto dai genitori medio borghesi a sottoporsi a elettroshock per curare la sua presunta “devianza”) facendolo entrare in una vibrante e complessa ricerca in bilico tra creatività trasgressiva e profonda ricerca stilistica e letteraria colta. Una strada che rende oggi la sua influenza e capacità di rinnovamento artistico inarrivabili. Lou Reed, dopo aver toccato le tappe essenziali della tipica icona-rock maledetta, dall’abuso di stupefacenti alle esperienze sessuali senza limiti, è oggi uno dei più importanti punti di riferimento per chi crede che la musica rock possa raggiungere livelli di spessore culturale e intellettuale pari a quelli di altre arti considerate “colte”. In questa puntata di ICONE: uno degli artisti torinesi più inclini a esplorare il terreno della contaminazione, Giorgio Licalzi, per la prima volta insieme a Massimo Giovara. I brani più conosciuti, le devastanti rotture sonore, gli scrittori che hanno maggiormente influenzato e definito il mondo di Lou Reed da Hubert Selby jr. a Edgar Allan Poe.
TERZA PUNTATA
1 marzo 2012 - Teatro Astra - Torino
Bob Marley
Il Mito e la Rivolta
Con Massimo Giovara e Bip Gismondi
“le persone che cercano di far diventare peggiore questo mondo non si concedono un giorno libero... Come potrei farlo io?!”
Robert Nesta Marley
“Un Angelo apparve alla madre di Sansone e la ammonì di farlo crescere puro, illibato, nazireo e di non tagliargli i capelli”. Bisogna conservare la propria integrità fisica e morale, e i capelli sono un simbolo, da custodire gelosamente. Il riferimento è dal Kebra Nagast, libro sacro del Rastafarianesimo, religione a cui si convertì, intorno al 1966, Bob Marley, diventando uno dei rappresentanti della comunità nera (e non solo) insieme a Malcom X, Mohammed Alì e Martin Luther King, l’unico la cui musica è stata ascoltata contemporaneamente dagli Indiani d’America e dagli abitanti dei più sperduti villaggi africani. In Bob Marley spesso i riferimenti culturali diventano universali e mistici e molte delle sue canzoni vengono recepite come appelli all’impegno per per la lotta e la dignità dell’uomo. Dal desolante ghetto di Trench Town alla consacrazione internazionale anche come mediatore politico (medaglia di pace delle Nazioni Unite), Marley è l’uomo che ha portato il reggae alla ribalta internazionale rendendolo veicolo di messaggi di ribellione interiore e civile. Ma il suo percorso non è privo di contraddizioni. Il successo commerciale è arrivato infatti grazie a contaminazioni dettate da produttori europei bianchi. La stessa storia della sua vita contrasta a volte con i contenuti delle sue canzoni. Bob Marley è diventato quindi, come Che Guevara, un simbolo disposto ad accogliere volta per volta i contenuti più disparati. Sono queste caratteristiche che diventeranno il filo conduttore della terza puntata di Icone, che vede come musicista ospite, accanto a Massimo Giovara, Bip Gismondi, musicista poliedrico che vanta numerose importanti collaborazioni, prima fra tutte quella con Ivan Graziani.
Nel trentennale della morte dedichiamo a questa Icona del Rock - inafferrabile se si usano i classici schemi dello star system occidentale – la puntata speciale 2011-2012 del ciclo Icone Letteratura e Rock progetto seriale di reading-concerti che hanno raccolto nel corso della stagione 2010-2011 un grande successo di pubblico nell’innovativa proposta che intreccia riferimenti letterari di autori di fama mondiale con la musica delle maggiori Icone del Rock.
venerdì 16 settembre 2011
Transition Times
"Don't worry about the world coming to an end today. It's already tomorrow in Australia."
Coproduttori Associazione Culturale O ZOO NO, Il Mutamento Zona Castalia Associazione di Cultura Globale, Associazione Culturale OZ (OZ-MOTIC).
Partners Regione Piemonte, Città di Torino, Circoscrizione 7, Residenza Multidisciplinare Storie di Altri Mondi Associazione Piemonte delle Residenze, Circolo Dei Lettori Torino.
Blind Movie. 25-26 settembre 2011
al Blah Blah in Via Po 21 Torino ore 21.30
Quattro storie di vita quotidiana in relazione alla crisi del picco del petrolio in una partitura per voci d’attore fatta da dialoghi, suoni musica. Un reading al buio concepito e scritto da Massimo Giovara e realizzato in collaborazione con un cast di attori radiofonici e da un musicista esperto di sonorizzazioni, Riccardo Giovinetto (OzMotic). Gli attori Domenico Brioschi, Guendalina Tondo, Stefania Luberti e Massimo Giovara saranno appena visibili ai lati della scena mentre l’occhio dello spettatore sarà occupato dalle immagini emotive prodotte da Damiano Monaco e proiettate su uno schermo in interazione con l’intreccio narrativo.
Ribaltando il concetto del cinema muto nel Blind Movie l’immagine proiettata fornisce all’occhio dello spettatore suggestioni visive aperte alle interpretazioni della storia.
Transition Times E.O.W - Reading-Concert. 30 settembre e 1 ottobre 2011 (San Pietro In Vincoli)
È un reading-concerto a due voci sul confine di due epoche. Il confine in cui ci troviamo. Guendalina Tondo, Massimo Giovara e il gruppo Philip Dick, Arthur C. Clarke e Douglas Coupland, le voci dei nostri profeti che si intrecciano con veloci informazioni sul sistema economico di cui facciamo parte e i principi pratici dei movimenti di Transizione. Mentre scorrono le immagini dalla nuova Cina, icona plausibile del prossimo futuro a cui fanno da colonna sonora le più significative canzoni sulla fine del mondo.
si confrontano con le visioni di
Gli Autori: Jean Baudrillard, Slavoj Žižek, Zygmunt Bauman, Rob Hopkins, Nicholas Georgescu-Roegen, Serge Latouche.
La colonna sonora realizzata e suonata dal vivo da Gatto Ciliegia Contro Il Grande Freddo e dagli attori, sarà costituita da rielaborazioni di note canzoni sulla fine del mondo di R.E.M., Laurie Anderson, Skeeter Davis, Louis Armstrong, Cat Stevens.
Le Immagini video saranno a cura di Max Viale e tratte anche da riprese originali della nuova Cina realizzate nel 2006 da Massimo Giovara.
giovedì 28 aprile 2011
con Massimo Giovara
regia Giordano V. Amato
light design Claudio Albano
Gli aspetti di cose per noi importantissime
Sono nascosti a causa della loro semplicità e familiarità.
Si è incapaci di notare qualche cosa
perché la sia ha sempre davanti agli occhi.
Wittgenstein
Tema dello spettacolo è il vissuto delle persone con problemi psichici nella società contemporanea, il loro difficile inserimento e la discriminazione cui spesso sono oggetto.
La storia dell’unico personaggio, dalla personalità intermittente, indaga il ruolo dell’intelligenza ordinaria nei rapporti tra le persone e degli ostacoli alla comunicazione incontrati da chi ha un intelletto diverso, fuori dal comune, sia esso genio o idiozia.
"Prettamente di parola, virtuosistico esercizio recitativo messo a frutto per dare anima e corpo a un monologo serrato, “Sopra la rete” è uno spettacolo che (…) perso nei mille rivoli di un pensiero che procede per insolite associazioni, si nutre e rigurgita parole che si rincorrono, si smentiscono l’un l’altra, rimandano altrove, occupano tutto lo spazio a disposizione. Scritto da Giordano Amato e lo stesso Giovara, diretto da Amato, il testo si occupa del vissuto delle persone con problemi psichici in rapporto con la società contemporanea; in particolare un io narrante confida le proprie difficoltà, l’incapacità a ricordare, intesse variegati, comici, struggenti spezzoni di esistenza vera o presunta da cui grondano paura, dolore, ma soprattutto dirompente, straziante umanità. L’interpretazione è accurata, perfettamente calibrata, teneramente scandita tra i picchi alterni di una personalità intermittente che reclama, a dispetto di tutto, il proprio diritto ad essere".
Monica Bonetto
martedì 11 maggio 2010
SPAZIO PERFORMATIVO ZONE (VIA RICCIO 8.TORINO)
Ingresso 5 euro.
ORE 19 XS PURE DANCE di e con Paola Chiama/video Alessandro Amaducci
Segue aperitivo offerto da ‘O Zoo Nô
ORE 20.30 EVO di e con Giuliana Urciuoli/ video Alessandro Amaducci
Nel corso della serata verrà proiettato anche Not with a Bang, videoclip vincitore della sezione non narrative del Babelgum Online Film Festival e altri episodi di Electric Self Anthology di Alessandro Amaducci.
POSTI LIMITATI
E’ vivamente consigliata la prenotazione
Info: 347 43 72 378
zone@zone.to.it
www.zone.to.it
La danza e il video sono protagonisti dell’ultimo appuntamento della stagione multidisciplinare A-ZONE Nuovi Confini Performativi organizzata e promossa da ‘O Zoo Nô.
XS Pure Dance, una riflessione intima sul movimento che, a partire dall’osservazione di un neonato apre una domanda più ampia sulla danza. Può un fenomeno naturale essere considerato arte? E il movimento puro di un neonato, non ancora colonizzato dalla cultura e dall’addestramento, può essere accostato alla danza, assumere una valenza teatrale? Paola Chiama, danzatrice, coreografa e neomamma si avventura in scena in compagnia della giovanissima Agata, e attraverso l’ascolto, l’improvvisazione e un pizzico di autoironia tenta di cogliere qualche indizio della sapienza segreta che promana dalla presenza di un neonato. Le immagini video – ipotesi poetiche sulla percezione e sullo sguardo neonatale – sono a cura di Alessandro Amaducci.
La danzatrice e coreografa Giuliana Urciuoli, dopo il successo dello spettacolo EX, presenta il suo nuovo progetto EVO, performance realizzata in collaborazione con Alessandro Amaducci. EVO è un percorso che attraversa con il corpo e le immagini i miti culturali di epoche diverse nel tentativo di costruire un modello di uomo capace di forgiare il pensiero, la speranza e al contempo illudere in un gioco d'azzardo che nel caso ha il suo fondamento. La forza espressiva del corpo di Giuliana diventa, ancora una volta, terreno d’indagine e d’interazione con le immagini.