martedì 19 giugno 2012

Talking About


ZONE SPAZIO PERFORMATIVO

TALKING ABOUT

Incontri autosostenuti e workshop teatrale sulla migrazione e la decrescita

3-6 luglio 2012 - Zone – Via Riccio 8 – Torino

La fine negata delle risorse - l'affollamento globale - le ondate migratorie- il picco del petrolio
la crisi i tagli i soldi che non ci sono (ma dove sono?) - si salvi chi può - decrescita felice - scenari catastrofici
reti di solidarietà - paura speranza angoscia cambiamento.
Vogliamo parlare di questo, ora, e vogliamo contarci.

Talking About è una serie di eventi e incontri con ospiti per immaginare e parlare insieme a voi di nuovi metodi di convivenza e partecipazione.

Programma incontri (vedi sotto per informazioni più dettagliate)

Martedì 3 luglio 2012

ore 21.00: “Mamma, Vado a vivere in Italia” reading multimediale in movimento sulle tracce dei migranti, di e con Esther Ruggiero, Davide Sgorlon e Massimo Giovara, musiche originali di Davide Sgorlon, suggestioni sceniche di Francesco Fassone, immagini Fotogramma 25 - Progetto realizzato in collaborazione con Find The Cure Onlus Italia.

incontro con ospite e break bar

Ore 22.00: Documentario “La formula del Miele” di Fotogramma 25; in collaborazione con Find the Cure

Anno di produzione: 2009 - Durata: 38'

Mercoledì 4 luglio 2012

Ore 21.00: Blind Movie, quattro vite alla fine del mondo” di Massimo Giovara con Domenico Brioschi, Massimo Giovara, Stefania Luberti, Guendalina Tondo. Soundscapes di Riccardo Giovinetto, immagini di Damiano Monaco.

incontro con ospite e break bar

Ore 22.00: performance finale del laboratorio Talking About a cura di Paola Chiama.

Giovedì 5 luglio 2012

Ore 21.00: Blind Movie, quattro vite alla fine del mondo” di Massimo Giovara con Domenico Brioschi, Massimo Giovara, Stefania Luberti, Guendalina Tondo. Soundscapes di Riccardo Giovinetto, immagini di Damiano Monaco.

incontro con ospite e break bar

Ore 22.00: Documentario “La formula del Miele

Venerdì 6 luglio 2012

Ore 21.00: Blind Movie, quattro vite alla fine del mondo” di Massimo Giovara con Domenico Brioschi, Massimo Giovara, Stefania Luberti, Guendalina Tondo. Soundscapes di Riccardo Giovinetto, immagini di Damiano Monaco.

incontro con ospite e break bar

Ore 22.00: “Medicine Show”, ricicla, riusa, scambia. Asta di auto sostegno a favore di Talking About.

Durante i giorni degli incontri, prima e dopo gli eventi, si favoriranno spazi di conversazione e sensibilizzazione sui temi proposti, e saranno a disposizione generi di conforto.

Dettaglio Incontri

Mamma vado a vivere in Italia - Reading

Martedì 3 luglio 2012 ore 21.00.

reading multimediale in movimento sulle tracce dei migranti, di e con Esther Ruggiero, Davide Sgorlon e Massimo Giovara, musiche originali di Davide Sgorlon, suggestioni sceniche di Francesco Fassone

immagini Fotogramma 25 - Progetto realizzato in collaborazione con Find The Cure Onlus Italia

andare fuggire cercare scoprire migrare navigare viaggiare sperare credere...

Ogni movimento ha un suo motore, una sua ragione, una scintilla che innesca il processo di andare verso qualcosa: di meglio, di allettante, di sconosciuto. Da sempre si va. Alla ricerca. Ma è nell’incertezza dell’approdo e – talora – nella certezza del non ritorno che si costruisce il solco profondo dei migranti. Di quelli che vanno per cercare la vita. A volte in assoluto, a volte la propria. “C’è chi è lieto di fuggire una patria infame; altri, l’orrore dei propri natali. Per non esser mutati in bestie cancellano lentamente la traccia dei baci”, scriveva Baudelaire.

Il progetto

Il progetto nasce da un’esperienza editoriale di Find The Cure, Mamma vado a vivere in Italia, un volume edito con il sostegno della Provincia di Savona che raccoglie venti storie di migranti partiti da tutto il mondo per trovare un approdo in Italia, e più precisamente nelle terre del savonese. Sono storie profondamente diverse, che portano con sé mondi distanti, da noi e tra di loro, ma che hanno tutte la radice comune della ricerca della dignità, di quel valore umano che dovrebbe essere imprescindibile alla vita stessa. Disperazione, povertà, paura, ma anche solo speranza o desiderio di realizzarsi, in una ricerca di equilibrio che funambolicamente governa in eterno i destini degli esseri umani e dei popoli. E in un momento storicamente, culturalmente, economicamente fuori equilibrio, in cui i piatti della bilancia si distanziano ogni giorno un po’ di più, in modo drammatico, ci sembra importante raccontare le storie di chi – con una forza immensa – il suo piccolo equilibrio forse l’ha trovato. E di chi, invece, no.

Il reading

Parole e musica dal vivo, immagini e suggestioni sonore.

Un piccolo massaggio cerebrale multimediale per attivare pensieri, emozioni, tracce interiori che tutti ci portiamo dentro. La lettura / narrazione è accompagnata dalle immagini di chi quelle storie le ha vissute in prima persona, dalle immagini che – in questo particolare momento storico - tutti abbiamo negli occhi e che forse non vediamo più, dai suoni lasciati e ritrovati, dagli echi delle voci graffiate dalla vita. Una giostra. Funambolicamente in cerca di un equilibrio, appunto.

Per ricordarci che nessun approdo è un arrivo. Mai.


La Formula del Miele – Documentario

Martedì 3 luglio 2012 – ore 22; Giovedì 5 Luglio, ore 22.00

Produzione: Fotogramma 25; in collaborazione con Find the Cure: Anno di produzione: 2009; Durata: 38'

Tipologia: documentario; Genere: sociale

India. Stato dell'Andhra Pradesh. Un gruppo di medici volontari del Comitato no profit Find The Cure si sposta dalla capitale Hyderabad alle zone rurali del sud est del paese alla ricerca di una cura per il futuro e la salute di milioni di individui. Perché occuparsi di pazienti che hanno diritto all'assistenza sanitaria pubblica? Tra le lunghe file di persone in attesa nei medical camp emergono le prime contraddizioni: i pochi referti ospedalieri sono accompagnati da preventivi di spesa, per terapie e interventi chirurgici, che superano di molto il reddito annuale pro capite. Dalle rivendicazioni di infermieri e medici locali alle testimonianze liberate da inconsapevoli fuori onda prendono forma le abitudini consolidate di una sanità pervasa dalla corruzione che nasconde, dietro diagnosi gratuite, terapie dai costi inaccessibili. Nessun sistema fognario, nessuna raccolta di rifiuti, scuole primarie irraggiungibili dalla maggior parte della popolazione: qual è la soluzione per tutto questo? Volontari italiani e missionari indiani raccolgono quotidianamente e inconsapevolmente elementi utili alla scoperta di un alchemico pi greco: la "Formula del Miele".

Ambientazione: Andhra Pradesh (India) / Hyderabad (India)

Periodo delle riprese: Ottobre 2008

Blind Movie

4, 5, 6 luglio ore 21.00

Radiodramma dal vivo - Regia e Drammaturgia Massimo Giovara - Suono Riccardo Giovinetto

Immagini Damiano Monaco - Con Domenico Brioschi, Massimo Giovara, Stefania Luberti, Guendalina Tondo

Coproduttori: O ZOO NO, Il Mutamento Zona Castalia, Associazione Culturale OZ (OZ-MOTIC).

"Don't worry about the world coming to an end today. It's already tomorrow in Australia."

Charles Schultz

Il tempo della musica di una radio alla fine del mondo. Il Prodotto Interno Lordo, il picco del petrolio. Profezie di poeti, narratori e visionari avveratesi prima del tempo o sconfessate dai tempi che passano. Le visioni di filosofi che sono al centro del nostro tempo. Le pratiche sincroniche di cittadini che perpetuano il sogno e la sua realizzazione. Resilienza. Permacultura. Transizione. Decrescita. E di fronte a tutto questo, le storie quotidiane di gente comune. Blind Movie sviluppa una riflessione sul confine tra due epoche. Il confine in cui ci troviamo.

Blind Movie è una storia collettiva che descrive l’impatto di una futura crisi petrolifera e del conseguente shock economico globale sulla vita di sei persone. I personaggi principali, una speaker radiofonica, un vecchio attivista del picco del petrolio, la giovane cameriera di un fast food, un padre rimasto solo col suo piccolo figlio dopo la scomparsa della moglie reporter, sono costretti a confrontarsi con un problema di portata epocale che ci riguarda tutti: la progressiva diminuzione delle riserve di petrolio. Completamente immersi in un sistema che dipende completamente dai combustibili fossili (esattamente come noi) , subiscono l’inevitabile crisi mettendo a nudo sentimenti e paure personali che li porteranno a intrecciare le loro vite con persone fino a poco tempo prima completamente estranee. Il racconto si sviluppa attraverso veloci dialoghi e commenti provenienti da una radio alla fine del mondo, in una sceneggiatura cinematografica “da ascoltare”, in cui le immagini fisse proiettate su grande schermo, scansionano e descrivono gli ambienti in cui i personaggi agiscono.

In-formAZIONI

Programma stage a cura di Paola Chiama e con Massimo Giovara

calendario:
martedì 19 giugno H 19.30 – 22.30
giovedì 21 H 19.30 – 22.30
martedì 26 H 19.30 – 22.30
giovedì 28 H 19.30 – 22.30
sabato 30 H 15 - 19
domenica 1 luglio H 10 – 15
martedì 3 prove in orario da stabilire
mercoledì 4 prove H 17 - 19 e performance H 22.30

i giorni e gli orari sono indicativi e rinegoziabili con i partecipanti
abbigliamento comodo, tuta e calzini
costo: € 100
chi porta un amico: € 20 E di sconto a entrambi

Per info, iscrizioni e prenotazioni:

paola@paolachiama.it

promozione@ozoono.it

mercoledì 2 maggio 2012

Discover Station


DiscoverStation

Progetto a cura di Fabio Giudice e Max Giovara

DisCover Station è un talk show live condotto da Fabio Giudice alias Capitan Freedom e performato da Max Giovara.

Ogni puntata ha come filo rosso un album (e la relativa copertina) che abbia segnato indelebilmente la nostra vita e la storia della musica internazionale. Una serie di long playing che ci hanno trasportati in mondi meravigliosi per più e più ascolti e che ancora non riusciamo a dimenticare perché hanno messo radici nella struttura più profonda della nostra anima.

Su questo sfondo si avvicenderanno di volta in volta ospiti provenienti dal mondo della cultura musicale, letteraria e cinematografica che vorranno portarci un “pezzo” di loro. Un pezzo della loro anima, un pezzo di musica che non li ha mai abbandonati, un pezzo di quel libro che salverebbero durante la catastrofe petrolifera, o durante un incendio.

Oltre all’ospite “vero” in sala con noi, si alterneranno di volta in volta, gli ospiti d’onore segreti e nascosti, scelti tra le più grandi personalità dello star system mondiale, che grazie ai nostri potenti contatti nel mondo dello show biz, si sottoporranno (dietro un paravento ma interpretati in carne ed ossa - quelle di Max Giovara) a interviste funamboliche condotte dal rocambolesco Capitan Freedom.

Non mancheranno esecuzioni dal vivo dei brani più belli del nostro mondo interiore cover e rivisitazioni eseguite da Max Giovara in solitaria o insieme all’ospite di turno e readings in perfetto stile rock dei “pezzi” di anima portati in dono dai nostri amati ospiti.


Perché abbiamo pensato di fare DiscoverStation? La risposta è nelle domande che seguono.
C’è una dimensione della personalità degli individui che si forma e struttura a partire dalla musica che viene ascoltata e metabolizzata in una particolare stagione evolutiva della propria vita? Lo stesso vale per la letteratura che assorbiamo dai libri e per le sequenze di immagini che le pellicole dei film offrono al nostro sguardo? Queste sono le domande che si pone DisCover Station.

Nel percorso di ciascuno di noi ci sono momenti in cui cristallizziamo pezzi importanti della nostra anima, da cui non possiamo più separarci qualunque cosa faremo. Tra questi pezzi, ci sono soprattutto i “pezzi” di musica che abbiamo ascoltato, volontariamente o meno, in momenti chiave della nostra particolare esistenza, così come ci sono pagine di libri e sequenze cinematografiche. Questi pezzi rappresentano la nostra personale estetica musicale, letteraria e visiva e costruiscono una traccia inestinguibile a cui si rimaniamo legati per sempre. Focalizzandoci sulla musica: ci sono brani musicali, splendidi o terribilmente kitsch, canzoni che sono sedimentate come muffe marine sui fondali della nostra coscienza, che costituiscono i “mattoni fondativi” della nostra identità, pilastri importanti della nostra vita? Noi pensiamo di sì. E voi?