venerdì 7 ottobre 2011

ICONE - Letteratura e Rock


Un progetto a cura di Massimo Giovara


Tre reading-concerto in una formula seriale di riscoperta della letteratura mondiale attraverso le icone del Rock. Gli scrittori e le fonti da cui alcuni tra i massimi personaggi dello starsystem musicale hanno tratto ispirazione, affiancati dalle canzoni che ne sono scaturite e i materiali tratti dall’attività letteraria parallela degli stessi musicisti. Ogni serata mette a fuoco uno stato d’animo e un punto di vista sulla realtà grazie ad attori e musicisti che hanno da sempre cercato di mettere in comunicazione aree artistiche spesso tenute ben separate dalla cultura accademica. Conduttore virtuale della serie uno degli autori più significativi della letteratura americana post-moderna: Don De Lillo e il suo romanzo “Great Jones Street” una splendida iconizzazione iperreale del mito della rockstar.


Musica 90 - Teatro Piemonte Europa - Ozoono presentano

Un progetto di Massimo Giovara

IConE

Letteratura e Rock


PRIMA PUNTATA

18 ottobre 2011 - Teatro Astra - Torino

David Bowie

L’uomo delle stelle


David Bowie

Con Massimo Giovara, Guendalina Tondo, Riccardo Giovinetto, Federico Marchesano

Da: Samuel Delany, George Orwell, Hughes Mearns, Walter Tevis.


Una delle icone più consapevoli del Rock And Roll, l’uomo che seguendo alla lettera le indicazioni di Andy Wahrol, ha fatto del marketing e della comunicazione nello spettacolo di massa un’arte. David Bowie (al secolo David Jones) è tra i più longevi e al tempo stesso eclettici tra gli artisti pop apparsi alla fine degli anni ’60 che, spingendosi molto oltre i confini dell’eroe rock che brucia se stesso per darsi in pasto al pubblico, riesce a diventare un’icona mondiale dello star system semplicemente interpretando la parodia dell’idolo da palcoscenico (Ziggy Stardust), e creando così un cortocircuito tra verità e finzione che anticipa di molto i tempi a venire della musica commerciale. Grazie a questa straordinaria intelligenza strategica Bowie, riesce nel miracolo paradossale di dare alla sua musica un’immagine colta e contaminata e allo stesso tempo commerciale. Ed è proprio questo il fulcro su cui si muove la serata di ICONE a lui dedicata.

Icone - David Bowie, l’uomo delle stelle è un reading multimediale in cui le atmosfere di George Orwell, (in particolare 1984, libro citatissimo nella storia della musica Pop) di Walter Tevis (“L’uomo che cadde sulla terra”) e altre contaminazioni letterarie che hanno toccato nei modi più diversi la vita artistica di David Bowie (Samuel Delany) si accostano in un percorso organico e spettacolare alle canzoni (eseguite dal vivo) che più hanno segnato il percorso di questo straordinario artista.


SECONDA PUNTATA

31 gennaio 2012 - Teatro Astra - Torino

LOU REED & Velvet Underground

Il lato oscuro della metropoli.

Lou Reed

Con Massimo Giovara e Giorgio Licalzi

Da: Hubert Selby Jr., Edgar Allan Poe, Sam Shepard, Delmore Schwartz.


Sarebbe fantastico poter ascoltare un rock'n'roll che fosse all'altezza di un romanzo, ma con il divertimento della musica. Il rock come linguaggio perfetto per raccontare la realtà.”

Lou Reed

Racconta storie di umanità al limite da più di mezzo secolo e non invecchia mai. Lou Reed ha composto canzoni che pur fondandosi su un’estrema profondità intellettuale emozionale e letteraria hanno raggiunto livelli di popolarità inarrivabili per trasformare, subito dopo, fallimenti commerciali in opere di influenza epocale. Non a caso il produttore del primo disco dei Velvet Underground è Andy Warhol, una delle due figure che più hanno influenzato il musicista newyorkese mentre sul fronte letterario, l’incontro fondamentale per Reed è quello con Delmore Schwartz, professore universitario, poeta e scrittore, la cui raccolta di racconti “Nei sogni cominciano le responsabilità” cambierà per sempre la vita del musicista. Queste due linee di influenza indicano a Reed la difficile strada per veicolare la sua emotività tormentata e dirompente (fu costretto dai genitori medio borghesi a sottoporsi a elettroshock per curare la sua presunta “devianza”) facendolo entrare in una vibrante e complessa ricerca in bilico tra creatività trasgressiva e profonda ricerca stilistica e letteraria colta. Una strada che rende oggi la sua influenza e capacità di rinnovamento artistico inarrivabili. Lou Reed, dopo aver toccato le tappe essenziali della tipica icona-rock maledetta, dall’abuso di stupefacenti alle esperienze sessuali senza limiti, è oggi uno dei più importanti punti di riferimento per chi crede che la musica rock possa raggiungere livelli di spessore culturale e intellettuale pari a quelli di altre arti considerate “colte”. In questa puntata di ICONE: uno degli artisti torinesi più inclini a esplorare il terreno della contaminazione, Giorgio Licalzi, per la prima volta insieme a Massimo Giovara. I brani più conosciuti, le devastanti rotture sonore, gli scrittori che hanno maggiormente influenzato e definito il mondo di Lou Reed da Hubert Selby jr. a Edgar Allan Poe.


TERZA PUNTATA

1 marzo 2012 - Teatro Astra - Torino

Bob Marley

Il Mito e la Rivolta

Bob Marley

Con Massimo Giovara e Bip Gismondi

le persone che cercano di far diventare peggiore questo mondo non si concedono un giorno libero... Come potrei farlo io?!”

Robert Nesta Marley

“Un Angelo apparve alla madre di Sansone e la ammonì di farlo crescere puro, illibato, nazireo e di non tagliargli i capelli”. Bisogna conservare la propria integrità fisica e morale, e i capelli sono un simbolo, da custodire gelosamente. Il riferimento è dal Kebra Nagast, libro sacro del Rastafarianesimo, religione a cui si convertì, intorno al 1966, Bob Marley, diventando uno dei rappresentanti della comunità nera (e non solo) insieme a Malcom X, Mohammed Alì e Martin Luther King, l’unico la cui musica è stata ascoltata contemporaneamente dagli Indiani d’America e dagli abitanti dei più sperduti villaggi africani. In Bob Marley spesso i riferimenti culturali diventano universali e mistici e molte delle sue canzoni vengono recepite come appelli all’impegno per per la lotta e la dignità dell’uomo. Dal desolante ghetto di Trench Town alla consacrazione internazionale anche come mediatore politico (medaglia di pace delle Nazioni Unite), Marley è l’uomo che ha portato il reggae alla ribalta internazionale rendendolo veicolo di messaggi di ribellione interiore e civile. Ma il suo percorso non è privo di contraddizioni. Il successo commerciale è arrivato infatti grazie a contaminazioni dettate da produttori europei bianchi. La stessa storia della sua vita contrasta a volte con i contenuti delle sue canzoni. Bob Marley è diventato quindi, come Che Guevara, un simbolo disposto ad accogliere volta per volta i contenuti più disparati. Sono queste caratteristiche che diventeranno il filo conduttore della terza puntata di Icone, che vede come musicista ospite, accanto a Massimo Giovara, Bip Gismondi, musicista poliedrico che vanta numerose importanti collaborazioni, prima fra tutte quella con Ivan Graziani.


Nel trentennale della morte dedichiamo a questa Icona del Rock - inafferrabile se si usano i classici schemi dello star system occidentale – la puntata speciale 2011-2012 del ciclo Icone Letteratura e Rock progetto seriale di reading-concerti che hanno raccolto nel corso della stagione 2010-2011 un grande successo di pubblico nell’innovativa proposta che intreccia riferimenti letterari di autori di fama mondiale con la musica delle maggiori Icone del Rock.

venerdì 16 settembre 2011


Transition Times



"Don't worry about the world coming to an end today. It's already tomorrow in Australia."

Charles Schultz

Un progetto di Massimo Giovara

Progetto speciale sostenuto dal Festival Il Sacro Attraverso L'Ordinario (XVIII edizione)

Coproduttori
Associazione Culturale O ZOO NO, Il Mutamento Zona Castalia Associazione di Cultura Globale,
Associazione Culturale OZ (OZ-MOTIC).

Partners
Regione Piemonte, Città di Torino, Circoscrizione 7, Residenza Multidisciplinare Storie di Altri Mondi
Associazione Piemonte delle Residenze, Circolo Dei Lettori Torino.

Il tempo della musica di una radio alla fine del mondo. Il Prodotto Interno Lordo, il picco del petrolio. Profezie di poeti, narratori e visionari avveratesi prima del tempo o sconfessate dai tempi che passano. Le visioni di filosofi che sono al centro del nostro tempo. Le pratiche sincroniche di cittadini che perpetuano il sogno e la sua realizzazione. Resilienza. Permacultura. Transizione. Decrescita. E di fronte a tutto questo, quattro storie quotidiane di gente comune che si svolgono in parallelo e si intrecciano.

Transition Times è un progetto in due tappe che sviluppa, attraverso l’uso di tre diversi modi di spettacolarizzazione, una riflessione sul confine di due epoche. Il confine in cui ci troviamo.

Blind Movie. 25-26 settembre 2011

al Blah Blah in Via Po 21 Torino ore 21.30

Quattro storie di vita quotidiana in relazione alla crisi del picco del petrolio in una partitura per voci d’attore fatta da dialoghi, suoni musica. Un reading al buio concepito e scritto da Massimo Giovara e realizzato in collaborazione con un cast di attori radiofonici e da un musicista esperto di sonorizzazioni, Riccardo Giovinetto (OzMotic). Gli attori Domenico Brioschi, Guendalina Tondo, Stefania Luberti e Massimo Giovara saranno appena visibili ai lati della scena mentre l’occhio dello spettatore sarà occupato dalle immagini emotive prodotte da Damiano Monaco e proiettate su uno schermo in interazione con l’intreccio narrativo.

Ribaltando il concetto del cinema muto nel Blind Movie l’immagine proiettata fornisce all’occhio dello spettatore suggestioni visive aperte alle interpretazioni della storia.

Transition Times E.O.W - Reading-Concert. 30 settembre e 1 ottobre 2011 (San Pietro In Vincoli)

È un reading-concerto a due voci sul confine di due epoche. Il confine in cui ci troviamo. Guendalina Tondo, Massimo Giovara e il gruppo Gatto Ciliegia contro il grande Freddo si confrontano con le visioni di Philip Dick, Arthur C. Clarke e Douglas Coupland, le voci dei nostri profeti che si intrecciano con veloci informazioni sul sistema economico di cui facciamo parte e i principi pratici dei movimenti di Transizione. Mentre scorrono le immagini dalla nuova Cina, icona plausibile del prossimo futuro a cui fanno da colonna sonora le più significative canzoni sulla fine del mondo.

Gli Autori: Jean Baudrillard, Slavoj Žižek, Zygmunt Bauman, Rob Hopkins, Nicholas Georgescu-Roegen, Serge Latouche.

La colonna sonora realizzata e suonata dal vivo da Gatto Ciliegia Contro Il Grande Freddo e dagli attori, sarà costituita da rielaborazioni di note canzoni sulla fine del mondo di R.E.M., Laurie Anderson, Skeeter Davis, Louis Armstrong, Cat Stevens.

Le Immagini video saranno a cura di Max Viale e tratte anche da riprese originali della nuova Cina realizzate nel 2006 da Massimo Giovara.

giovedì 28 aprile 2011


Giovedì 28 aprile 2011 ore 21.00 | Venerdì 29 Aprile 2011 ore 22 circa
Il Mutamento Zona Castalia / O Zoo No presentano
Sopra La Rete
di Giordano V. Amato e Massimo Giovara


con Massimo Giovara
regia Giordano V. Amato
light design Claudio Albano

Gli aspetti di cose per noi importantissime
Sono nascosti a causa della loro semplicità e familiarità.
Si è incapaci di notare qualche cosa
perché la sia ha sempre davanti agli occhi.
Wittgenstein

Tema dello spettacolo è il vissuto delle persone con problemi psichici nella società contemporanea, il loro difficile inserimento e la discriminazione cui spesso sono oggetto.
La storia dell’unico personaggio, dalla personalità intermittente, indaga il ruolo dell’intelligenza ordinaria nei rapporti tra le persone e degli ostacoli alla comunicazione incontrati da chi ha un intelletto diverso, fuori dal comune, sia esso genio o idiozia.

"Prettamente di parola, virtuosistico esercizio recitativo messo a frutto per dare anima e corpo a un monologo serrato, “Sopra la rete” è uno spettacolo che (…) perso nei mille rivoli di un pensiero che procede per insolite associazioni, si nutre e rigurgita parole che si rincorrono, si smentiscono l’un l’altra, rimandano altrove, occupano tutto lo spazio a disposizione. Scritto da Giordano Amato e lo stesso Giovara, diretto da Amato, il testo si occupa del vissuto delle persone con problemi psichici in rapporto con la società contemporanea; in particolare un io narrante confida le proprie difficoltà, l’incapacità a ricordare, intesse variegati, comici, struggenti spezzoni di esistenza vera o presunta da cui grondano paura, dolore, ma soprattutto dirompente, straziante umanità. L’interpretazione è accurata, perfettamente calibrata, teneramente scandita tra i picchi alterni di una personalità intermittente che reclama, a dispetto di tutto, il proprio diritto ad essere".

Monica Bonetto
San Pietro in Vincoli Zona Teatro
San Pietro in Vincoli 28
Torino